La Psicologia dell’Alimentazione nasce dal presupposto che il comportamento alimentare sia l’esito del complesso intreccio di più variabili e che sia ugualmente influenzato da fattori genetici, sociali, familiari, ambientali e di personalità.
Il cibo può assumere significati estremamente diversi, unici e individuali a seconda della persona che vi si rapporta. Per questo motivo, spesso non risulta sufficiente attenersi allo schema rigido fornito dalla dieta o da un buon piano nutrizionale.
Quante volte può capitare che le persone sperimentino numerose diete e che queste, nonostante gli sforzi, si rivelino inefficaci sul lungo termine?
È qui che lo Psicologo specializzato può proporsi, in collaborazione con altre figure professionali come nutrizionisti e dietologi, di costruire un percorso individualizzato e mirato agli aspetti psicologi e comportamentali implicati nell’alimentazione.
Gli obiettivi, seguendo questa linea, possono essere quelli di accompagnare e condurre la persona a:
- Divenire consapevole della propria modalità di approccio al cibo
- Individuare i significati personali attribuiti al cibo
- Riconoscere il senso di fame e sazietà
- Costruire aspettative realistiche e obiettivi raggiungibili
- Affrontare gli ostacoli che impediscono la variazione e/o il mantenimento del peso
- Ricevere supporto alla motivazione e alla gestione delle difficoltà
- Lavorare sull’autostima, sull’immagine corporea e di sé
Tutto questo ha, in ultimo, lo scopo di permettere alla persona di riscoprire il piacere di mangiare, mantenendo uno stile di vita salutare e raggiungendo uno stato di benessere in relazione al cibo e al proprio corpo.